Mettiamola così: se il
Manchester City gira in Ferrari, noi giriamo in Dacia.
Di conseguenza, il budget a
disposizione di Unai Emery l’estate prossima sarà scarno, a voler essere
ottimisti. David Ornstein, il giornalista della BBC assegnato all’Arsenal, ha
parlato di circa quaranta milioni affidati a Unai Emery e al prossimo direttore
sportivo/tecnico (Monchi, ahem!) per rinforzare la squadra.
Dato il mercato attuale e i potenziali problemi legati al Brexit, quaranta milioni rischiano di
essere molto pochi per tappare le falle di una rosa, quella attuale, che non è
adeguatamente equipaggiata per ridurre le distanze con le prime due della
classe.
Potrebbe quindi dover essere necessario sacrificare un giocatore di
primissimo livello, al fine di rinforzare adeguatamente l’insieme della rosa;
così fosse, chi sarebbero i papabili?
Alexandre Lacazette
L’attaccante francese è tra i giocatori che più sono migliorati,
rispetto alla stagione scorsa: più cattivo, più fisico, più implicato nel gioco
della squadra e molto più influente per tutti i novanta minuti, l’ex centravanti
del Lione è probabilmente il giocatore più appetibile tra quelli a disposizione
di Unai Emery.
Una sua cessione potrebbe portare in cassa una cifra vicina ai 60
milioni di euro, con una plusvalenza di una quindicina di milioni ma lascerebbe
un vuoto pesante nel nostro attacco - forse addirittura più grande rispetto ad
una possibile cessione di Pierre-Emerick Aubameyang.
Le pretendenti non mancherebbero di certo, PSG in testa, ma il gioco
vale la candela? Non ci scommetterei.
Pierre-Emerick Aubameyang
Il gabonese, ormai vicino ai trent’anni, è l’ultima vera stella a
disposizione di Unai Emery dopo il declino di Mesut Özil, quindi il giocatore
con più mercato tra quelli in rosa.
Il sito Transfermarkt valuta l’attaccante 75 milioni di euro, cifra
astronomica che da sola permetterebbe di rifondare la squadra ma resta da
vedere quale Club, tra i ricchi d’Europa, sceglierebbe Pierre-Emerick
Aubameyang: a parte il PSG, che dovrà sostituire Cavani, e il Barcellona, che
dovrà pensare al dopo Suárez, non ci sono molte pretendenti dal momento che il
City è coperto con Aguero e Gabriel Jesus, lo United è a posto con Rashford e
Martial e il Chelsea ha il mercato bloccato fino a gennaio 2020.
Personalmente, dovendo scegliere sacrificherei proprio lui, ammettendo
che qualcuno voglia pagare almeno 70 milioni per averlo.
Granit Xhaka
Lo svizzero ha appena rinnovato il contratto e, a nemmeno 27 anni,
possiede il profilo anagrafico giusto e le qualità tecniche per interessare
tanti Club di primo livello - e quindi portare tanti bei soldini.
Attualmente valutato 50 milioni, sempre secondo Transfermarkt, Granit
Xhaka è il tipo di regista arretrato che va per la maggiore in Europa e
potrebbe inserirsi bene sia in Spagna che soprattutto in Germania, dove il
Bayern Monaco si prepara ad un grande rinnovamento generazionale e potrebbe
fare dell’ex centrocampista del Borussia Moncheglädbach uno dei pilastri del
nuovo corso.
Al netto degli errori, sempre più sporadici ad onor del vero, per me
Granit Xhaka è il futuro dell’Arsenal e meriterebbe di ereditare la fascia di
capitano da Laurent Koscielny - l’estate prossima o quella successiva.
Sempre presente in campo, sempre pronto a farsi sentire e più che
pronto a difendere i suoi compagni, lo svizzero è l’elemento ideale per guidare
i compagni.
Héctor Bellerín
No, grazie. Non se ne parla neanche.
Héctor Bellerín sarà anche nato a Calella (Barcellona) ma ha un accento
cockney e rappresenta tutti i valori
principali dell’Arsenal, quindi resta per me un altro candidato per la fascia
di capitano, nel futuro più immediato.
Ció detto, bisogna essere realisti e dirsi che se il Barcellona arriva
a Londra con oltre 70 milioni per assicurarsi i servizi di Héctor Bellerín,
allora non valutare nemmeno l’offerta sarebbe stupido: una cifra simile per un
terzino è sempre da valutare, a prescindere, perché in fin dei conti sostituire
un terzino non è un’impresa così ardua e 70 milioni permettono di ricostruire
le fondamenta della squadra (vedi Pierre-Emerick Aubameyang).
Mesut Özil
Sulla carta è la superstar della rosa, l’uomo immagine dell’Adidas, il
miglior trequartista al mondo.
In realtà è ormai la controfigura di sé stesso, un classico numero
dieci che è rimasto attaccato ad un calcio che non esiste più, ora che i numeri
dieci vengono sostituiti da due numeri otto.
Quanto vale, oggi, Mesut Özil? Difficile a dirsi, perché con un
contratto esagerato come quello che attualmente lega il tedesco all’Arsenal,
ogni costo di trasferimento viene automaticamente ridimensionato.
A livello tattico ed economico, una cessione di Mesut Özil sarebbe la
soluzione migliore perché ormai il tedesco è fuori dal progetto tecnico di Unai
Emery e potrebbe portare una trentina di milioni nelle nostre casse - una bella
cifra che però non cambierebbe di molto le nostre possibilità: vale la pena
rinunciare definitivamente al tedesco per una cifra che rischia di non cambiare
le carte in tavola, oppure è più saggio provare a recuperare il giocatore e
approfittare sul campo delle sue qualità, innegabili? Un bel dilemma.
Dovendo scegliere, a chi rinuncereste?
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