Siamo lì, la punta
dei piedi già nel vuoto. Sotto, il baratro.
La sconfitta rimediata contro il Wolverhampton, sommata a
quella interna contro il Crystal Palace, ci lascia in una posizione poco
invidiabile per la volata finale: moralmente a terra, non più padroni del
nostro destino e costretti a dover far bottino pieno in ciascuna delle tre
partite rimanenti - pena l’eliminazione immediata dalla corsa alla Champions
League.
Non bastasse, sei dei nove punti rimasti in palio dovremo andarceli a prendere in trasferta, dove il nostro rendimento assomiglia a quello di compagini che lottano per non retrocedere; domenica c’è il Leicester City di Rodgers e all’ultima di campionato il Burnley di Dyche, con nel mezzo la sfida casalinga contro il Brighton che speriamo sarà già salvo, per l’occasione.
Contando che lontano dall’Emirates Stadium abbiamo già
perso contro Wolves, Everton, West Ham e Southampton e pareggiato contro
Brighton, capirete benissimo perché non sono molto ottimista per le ultime due
partite fuori casa.
Fino a qui, in trasferta abbiamo incassato gli stessi gol
del Brighton (31) e addirittura uno in più del Cardiff (30) abbiamo segnato
appena 28 gol, di cui cinque in una sola partita - contro un Fulham allo
sbando.
Insomma, per
credere al quarto posto serve un’inversione di tendenza senza precedenti -
alla quale tuttavia non credo molto.
Non è solo un problema di modulo, è un problema di
personalità: che si giochi con la difesa a tre o a quattro, in trasferta siamo
incapaci di dominare l’avversario e ci ritroviamo spesso a dover difendere,
cosa che ci riesce male; non ho ancora capito perché all’Emirates Stadium
partiamo a mille all’ora, aggredendo l’avversario e mettendolo sotto con il
pressing, mentre fuori casa siamo impauriti e non osiamo mai - una delle nostre
qualità migliori.
Insomma, siamo sull’orlo del baratro e ognuno dei 270
minuti che ci separano dalla fine della stagione sarà decisivo - sui nostri
campi come su quelli degli altri, ed è questo il vero problema.
Se il Chelsea
dovesse sbancare Old Trafford, i nostri sogni finirebbero quasi automaticamente
nel cestino, anche in caso di vittoria a casa del
Leicester City.
La prossima giornata rischia di essere decisiva per molte
squadre, ad entrambe le estremità della classifica, e noi non siamo più padroni
del nostro destino.
Possiamo solo sperare.
Sperare che lo United batta il Chelsea, o per lo meno non
perda, per effettuare l’ultimo sorpasso.
Sperare che il Cardiff perda e il Brighton vinca, per
ritrovarci ad affrontare un avversario già salvo.
Sperare che all’ultima di campionato il Leicester voglia chiudere
alla grande, fermando il Chelsea.
Sperare che improvvisamente Unai Emery ed i suoi trovino
la formula magica affinché ogni trasferta non si trasformi in un supplizio.
Abbiamo i giocatori e l’esperienza per fare tutto il
possibile per acciuffare questo benedetto quarto posto; abbiamo un allenatore
bravo e preparato; abbiamo due dei migliori attaccanti del campionato; abbiamo
la grinta di Lucas Torreira e Granit Xhaka a centrocampo; abbiamo il carattere
di Sokratis e Laurent Koscielny in difesa.
Dobbiamo solo crederci.
E sperare.
Nessun commento:
Posta un commento
I Vostri Commenti