Raul, vuoi aprire
la busta?
Scrivo questa lettera perché ci sono vari punti che
richiedono una risposta da parte di quello che è diventato il sovrano assoluto
del regno calcistico in casa Arsenal, dopo la partenza di Sven Mislintat e il cambio tra Arsène Wenger e Unai Emery in
panchina.
Qual è la nostra
strategia per il futuro? Quali sono i nostri obiettivi?
Siamo ad inizio maggio e non abbiamo ancora un direttore tecnico/sportivo che possa lavorare al mercato estivo - fondamentale per la ricostruzione della rosa; dal giorno delle improvvise dimissioni di Sven Mislintat, tutto ciò che ci è dato sapere è che Monchi ha rifiutato la nostra offerta per tornare a Siviglia e Edu ha preferito restare in Brasile, mentre Marc Overmars ha rinnovato il proprio contratto con l’Ajax.
Siamo ad inizio maggio e non abbiamo la minima idea di
chi gestirà il mercato, nonostante ci siano già talmente tanti nodi da
sciogliere che tutta un’estate non basterebbe.
Credo sia legittimo cominciare a preoccuparsi.
Siamo ad inizio maggio e sappiamo già che dovremo
sostituire un centrocampista completo come Aaron Ramsey, un attaccante
versatile come Danny Welbeck e decidere cosa fare con qualche giocatore che
guadagna molto e non contribuisce abbastanza - o semplicemente non è abbastanza
forte per far parte della nostra rosa.
Chi prenderà tutte queste decisioni? Tu, Raul?
Senza offesa ma l’Arsenal non è il Barcellona e qui non
possiamo più permetterci di buttare soldi dalla finestra né partecipare alla
corsa ai pezzi da novanta del calcio mondiale - non sono quindi convinto che la
tua esperienza in catalogna possa essere di grande aiuto, a Londra.
Le lacune della squadra sono evidenti e hanno un impatto
su tutti i reparti: il veterano Petr Čech si ritirerà a fine stagione e andrà
sostituito; Héctor Bellerín ha bisogno di un concorrente dal momento che
Stephan Lichtsteiner e Carl Jenkinson saranno (finalmente) altrove l’anno
prossimo e che Ainsley Maitland-Niles è un eccellente tornante ma non un
terzino; a sinistra Nacho Monreal si sta facendo vecchio e Sead Kolašinac è un
terzino difensivamente inetto; al centro della difesa invece c’è il problema
Mustafi, ormai indifendibile, mentre Laurent Koscielny compirà 34 anni e Rob
Holding è reduce da un lungo infortunio e andrà valutato.
Solo per la
difesa, avremmo bisogno di due acquisti di alto profilo - un centrale e un
terzino - e un paio di opzioni per la panchina.
A centrocampo invece bisognerà decidere che fare con
Mesut Özil e Henrikh Mkhitaryan, i cui stipendi pesano sul bilancio e le cui
prestazioni sono troppo altalenanti, e poi vedere se continuare a tenere in
rosa un elemento come Mohamed Elneny, che al momento sembra solo bloccare
l’ascesa di qualche giovane interessante come Joe Willock, ad esempio.
Ci sarà poi da sostituire Aaron Ramsey, come detto, e farlo
con risorse economiche limitate non sarà esattamente facile: il gallese ha un
profilo abbastanza atipico e il suo dinamismo e i suoi tempi d’inserimento sono
qualità difficili da trovare, quindi Raul dovrà estrarre il cilindro dal
coniglio.
Infine l’attacco, reparto che conta due elementi di
livello assoluto e zero alternative, con la scadenza del contratto di Danny
Welbeck.
Alexandre Lacazette e Pierre-Emerick Aubameyang dovranno
pur tirare il fiato ogni tanto e servirà una valida alternativa, qualcuno più
esperto e maturo di Eddie Nketiah - cui gioverebbe magari un prestito; qualcuno
abbastanza bravo da giocare nell’Arsenal ma contento di fare la riserva, il che
è quasi un ossimoro.
Fortuna, caro Raul, che tra le fila delle nostre
giovanili ci sono elementi che ci eviteranno di aprire il portafogli: Reiss
Nelson, Emile Smith-Rowe e Joe Willock sono i nomi più gettonati per aggiungere
forze fresche alla rosa, mentre appena dietro stanno spingendo anche Bukayo
Saka, Xavier Amaechi e Tyreece John-Jules e Zach Medley.
Ovviamente non potremo aspettarci miracoli da questo
gruppo di ragazzini ma certamente potranno contribuire, anche solo in maniera
sporadica.
Per riassumere, caro Raul, apri in fretta questa busta e
dicci se sarai tu a portarci i cinque, sei nuovi acquisti di cui la squadra ha
un disperato bisogno o se hai già individuato chi lo farà.
Il tempo stringe.
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