Passata la prima sosta stagionale per gli
impegni internazionali, finalmente si torna a giocare; come quasi sempre da
qualche anno a questa parte, il ritorno dei nostri dagli impegni con le varie
nazionali porta con sé notizie preoccupanti: Granit Xhaka e Lucas Torreira sono
usciti dalle rispettive partite con Svizzera e Uruguay, tuttavia entrambi
sembrano pienamente recuperati a differenza di Alexandre Lacazette, che starà
fuori due settimane per curare un problema alla caviglia che si porta dietro da
settimane. Anche se non convocato da Deschamps, che sembra evitarlo come la
peste, l’attaccante francese sembra subire la maledizione della pausa.
Oggi a Vicarage Road affrontiamo il Watford
di Quique Sánchez Flores, appena subentrato a Javi Gracia, e l'obiettivo
dev’essere quello di tornare alla vittoria, che manca da due turni.
L'AVVERSARIO
Il Watford ha deciso di cambiare rotta,
complice il misero bottino di un punto nelle prime quattro partite della
stagione; Quique Sánchez Flores, che ha già guidato gli Hornets ad una comoda salvezza nel 2015/16, torna a Vicarage Road
per ridare impeto e motivazioni ad un gruppo in caduta libera dalla seconda
metà della passata stagione. In un possibile 4-4-1-1, sarà fondamentale tenere
d’occhio Sarr, che ci ha fatto soffrire con il Rennes l’anno scorso, Pereira e
Deulofeu, elementi imprevedibili e difficili da contenere a livello tattico.
L’assenza di Deeney, infortunato, toglie un po’ di pepe alla sfida, con Gray
che dovrebbe occupare la posizione di centravanti solitario. Nuovo allenatore,
nuovo entusiasmo, zero vittorie in campionato: il Watford sarà carico a mille
per invertire subito la rotta.
CASA ARSENAL
Il pareggio interno con il Tottenham ci ha
lasciato in bocca un gusto agrodolce, perché ai due gol concessi in maniera
tragicomica è seguita una reazione d’orgoglio e un secondo tempo di gran
livello. La trasferta di Vicarage Road deve riportarci alla vittoria e
restituire fiducia all’ambiente, destabilizzato dagli ultimi due risultati.
L’assenza di Alexandre Lacazette apre una
serie d’interrogativi ai quali dovrà rispondere Unai Emery, sempre troppo poco
convincente e prigioniero del suo pragmatismo; il tridente delle meraviglie
dovrà essere messo da parte per almeno un paio di settimane, quindi sarà
interessante vedere quali saranno lo schieramento e l’atteggiamento scelti
dall’allenatore basco.
Nonostante l’infortunio di Alexandre
Lacazette, l’infermeria si sta lentamente svuotando con Rob Holding pronto a
tornare nella mischia e Héctor Bellerín e Kieran Tierney pienamente recuperati
- una nota positiva di cui abbiamo tanto bisogno.
LA FORMAZIONE
Reiss Nelson, Gabriel Martinelli, Mesut
Özil e Dani Ceballos si giocano un posto accanto o alle spalle di
Pierre-Emerick Aubameyang e Nicolas Pépé, mentre a centrocampo l’unico sicuro
di partire titolare sembra essere Mattéo Guendouzi. Teniamoci quindi pronti a
qualche sorpresa in termini di formazione, come accade spesso con Unai Emery.
Come invocato già in passato, vorrei vedere un Arsenal autoritario e sicuro
anche lontano dall’Emirates Stadium, capace di far pesare il maggior tasso
tecnico e infierire su un avversario ancora in pieno cantiere. Questa i
probabili XI: Leno; Maitland-Niles,
Sokratis, David Luiz, Kolašinac; Xhaka, Guendouzi, Ceballos; Pépé, Nelson,
Aubameyang.
A disposizione: Martínez, Chambers,
Mustafi, Willock, Torreira, Özil, Martinelli
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