Torna l’Europa League e mai avrei
pensato di esserne così felice: le tribolazioni in Premier League, con i
risultati negativi e le prestazioni scadenti, lasciano posto a questa isola
felice - fatta di un calcio piacevole, gol, giocatori liberi di espirmersi al
meglio e un'atmosfera generale positiva.
Per settimane ho sperato che il
modo di giocare in Europa League venisse trasferito anche in Premier League,
magari associato al rientro in pianta stabile di Kieran Tierney, Héctor
Bellerín e Lucas Torreira, ed ora mi trovo a sperare che il virus che colpisce
la squadra in campionato non contagi quella abitualmente schierata in coppa,
diametralmente opposta rispetto a quella dei “titolari”.
L’AVVERSARIO
Quarti in campionato e reduci da
tre vittorie consecutive, gli uomini di Ivo Vieira sembrano soffrire del virus
opposto al nostro: alla sconfitta a casa del Porto fanno da contraltare tre
vittorie e altrettanti pareggi, che fanno del Vitória the best from the rest, la migliore al di fuori delle due favorite
Porto e Benfica. Anche se la vera sorpresa del campionato portoghese
attualmente è il Familaçao, sul lungo termine il Vitória sembra essere la
squadra meglio equipaggiata per sorprendere, pur senza aspirare al titolo.
La musica cambia in Europa League,
dove i lusitani hanno raccolto due sconfitte in altrettanti incontri: prima un
secco 0-2 a casa dello Standard Liegi e poi uno 0-1 casalingo contro
l'Eintracht Francoforte, due squadre contro le quali abbiamo praticamente
passeggiato (3-0 coi tedeschi, 4-0 contro i belgi). Sulla carta quindi non ci
sarebbe partita, anche alla luce del fatto che si gioca all’Emirates Stadium,
dove ci troviamo decisamente a nostro agio.
CASA ARSENAL
Unai Emery ha sbottato.
Durante la conferenza stampa
pre-partita, il tecnico basco ha rimandato al mittente le accuse di eccessiva
passività e difeso con passione la propria posizione; un atto coraggioso e in
qualche modo ammirevole, che però non mi ha convinto; al momento vorrei solo
vedere in Premier League lo stesso atteggiamento e lo stesso approccio che ho
visto in Europa League e in Carabao Cup. Per quanto gli avversari siano
modesti, il nostro modo di giocare li ha fatti sembrare ancora più modesti e
non vedo perché lo stesso non possa succedere quando affrontiamo Aston Villa, Sheffield
United, Watford, Bournemouth in campionato. Stasera vedremo tanti cambi e,
spero, una squadra decisa ad imporre il proprio gioco e la propria superiorità,
come successo in ogni serata di coppa dall’inizio della stagione ad ora.
Stasera voglio vincere divertendomi, godendomi l’Arsenal come non succede quasi
mai in Premier League - purtroppo.
LA FORMAZIONE
David Luiz e Pierre-Emerick
Aubameyang sono rimasti a riposo ieri, probabile quindi che verranno esclusi
dalla lista dei convocati, della quale dovrebbe invece tornare a far parte
Emile Smith-Rowe, uscito malconcio in occasione della partita di Carabao Cup
contro il Nottingham Forest. Ancora fuori Reiss Nelson, infortunatosi al
ginocchio con l’Inghilterra U21 e unico inquilino dell’infermeria.
Stasera toccherà quasi sicuramente
a Héctor Bellerín e Lucas Torreira, probabilmente anche a Alexandre Lacazette e
Kieran Tierney, anche se significherebbe che il laterale scozzese non giocherà
contro il Crystal Palace, domenica. Come detto, il turnover sarà massiccio e
riguarderà tutti i reparti, con il centrocampo sempre in bilico: possibile che
Mattéo Guendouzi parta in panchina e che Joe Willock venga confermato,
nonostante la prova opaca contro lo Sheffield United, con il posto rimanente da
giocarsi tra Dani Ceballos e Mesut Özil.
Questi gli XI che potremmo vedere
in campo questa sera: Martínez,
Bellerín, Mustafi, Holding, Tierney, Torreira, Willock, Ceballos,
Maitland-Niles, Martinelli, Lacazette.
A disposizione: Macey, Chambers,
Kolašinac, Xhaka, Guendouzi, Smith-Rowe, Pépé.
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