Ci
mancava la FA Cup!
Non voglio denigrare il trofeo più
antico del mondo ma il tempismo di questa partita difficilmente potrebbe essere
peggiore: dopo aver giocato quattro partite in dodici giorni e perso l’ennesimo
difensore per infortunio, l’arrivo all’Emirates Stadium del Leeds di Bielsa
assomiglia più ad una penitenza che ad una buona occasione per fare strada in
coppa.
Mentre il Manchester City pesca il
Port Vale e lo Sheffield United fa visita all’AFC Flyde, a noi tocca la
capolista di Championship e finalista dei playoff della scorsa stagione.
L’AVVERSARIO
Come detto, il Leeds è un
avversario temibile, guidato da un allenatore che poco ha a che fare con la
seconda divisione inglese. Sconfitti appena due volte nelle ultime sedici
uscite, gli uomini di Bielsa sono perfettamente in grado di far riportare
crudelmente con i piedi per terra un ambiente euforico dopo la vittoria contro
il Manchester United, la prima dell’era Arteta. Solitamente padroni del pallone
e fedeli al credo del loro allenatore, i giocatori del Leeds verranno
all’Emirates Stadium senza timori reverenziali e senza scrupoli, ben
consapevoli che questo Arsenal è numericamente in difficoltà, stanco per i
tanti impegni ravvicinati e ancora in convalescenza, dopo l’inizio di stagione
più che travagliato.
Se il punto di forza dei nostri
avversari e il gioco palla a terra, il punto debole è senza dubbio la difesa,
troppo incline a momenti di distrazione e errori banali - come durante la
partita, pareggiata in rimonta a casa del West Brom.
CASA ARSENAL
Troppi infortuni, pochissime
possibilità di fare turnover - questa la situazione in casa nostra.
Mikel Arteta, con il suo stile
schietto e sincero, ha ammesso che la squadra è stanca e che avrebbe preferito
avere più opzioni ma ha anche ribadito che si aspetta un’altra prova di
carattere e determinazione da parte dei suoi, chiunque scenderà in campo.
Il basco aspetta buone notizie dal
mercato, con Raúl Sanllehi e soci al lavoro per rinforzare la difesa dopo il
brutto infortunio occorso a Calum Chambers contro il Chelsea e magari
rimpolpare il centrocampo, anche se il rientro di Dani Ceballos è ormai
prossimo.
Le prime tre prestazioni sfornate
dalla squadra in seguito all’arrivo di Mikel Arteta sono state più che
incoraggianti, anche se purtroppo abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo,
quindi è vitale che la dirigenza faccia il necessario affinché l’allenatore
possa continuare sulla buona strada imboccata fin dal primo giorno: servono
rinforzi e subito, perché l’intensità richiesta da Mikel Arteta è difficilmente
sostenibile senza una rosa numericamente e qualitativamente adeguata.
LA FORMAZIONE
Nonostante gli infortuni e la
caratura dell’avversario, è probabile che Mikel Arteta conceda minuti a qualche
giovanissimo, anche se forse non dall’inizio: Bukayo Saka, Emile Smith-Rowe,
Joe Willock e Mattéo Guendouzi sono gli indiziati numero uno, occhio però anche
a Tolaji Bola, Robbie Burton e Tyreece John-Jules, già in panchina contro il
Chelsea. Da valutare le condizioni di Rob Holding, Héctor Bellerín, Gabriel
Martinelli e Dani Ceballos, acciaccati: il centrocampista spagnolo e il
difensore inglese non sono stati menzionati nell’abituale rapporto
dall’infermeria, il che lascia credere che siano pronti.
Salvo sorprese clamorose, sia Mesut
Özil che Lucas Torreira, due dei giocatori più spremuti nell’ultimo periodo,
dovrebbero rimanere a riposo, mentre la situazione di Pierre-Emerick Aubameyang
dipende direttamente da quella di Gabriel Martinelli: se il brasiliano è
recuperato, il gabonese tirerà il fiato.
Possibile che Mikel Arteta confermi
Alexandre Lacazette tra i titolari, nella speranza che arrivi il gol che tanto
servirebbe al francese.
Questi i possibili XI che
affronteranno il Leeds United, stasera: Martínez,
Bellerín, Holding, David Luiz, Saka, Guendouzi, Willock, Ceballos, Nelson,
Martinelli, Lacazette.
A disposizione:
Macey, Mustafi, Bola, Maitland-Niles, Smith-Rowe, Burton, John-Jules.
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