SCOOP! Il
Times svela quali saranno le misure adottate dal diversamente serio Boris Johnson, primo ministro
britannico, per contrastare l’avanzata dell’epidemia da Covid-19 oltremanica.
Niente
annullamento della Premier League, a quanto scrivono Matt Lawton e Martin
Hardy, ma il resto del campionato si giocherà a porte chiuse, in modo da
portare a termine il campionato e non scombussolare troppo i calendari attuali
e futuri.
Tra le altre
misure che l’Enzo Paolo Turchi d’Inghilterra si appresterebbe a prendere
includono il divieto per i pub di trasmettere le partite, così come le
assemblee di più di cinquecento persone.
Come? I tifosi?
Chissenefrega!
Mentre la Serie A
si ferma completamente e La Liga sospende tutte le partite per un periodo di
due settimane, come l’Eredivisie in Olanda, la Premier League sembra voler
andar avanti imperterrita, anche a costo di giocare in stadi vuoti e
silenziosi, pur di non perdere gli introiti delle pay-TV.
È di poche ore fa
la notizia che tre giocatori del Leicester City sono stati messi in isolamento
dopo aver manifestato i sintomi da Covid-19, si attende l’esito dei test di
rito per capire se si tratta di ulteriori contagi nel mondo del calcio, dopo
quelli già confermati di Daniele Rugani della Juventus e Manolo Gabbiadini
della Sampdoria.
Al momento,
comunque, si gioca.
Vediamo se Sky e
la Premier League troveranno un accordo per trasmettere le partite in chiaro,
come sta succedendo in Germania, ma nel frattempo lo spettacolo - triste - va
avanti.
In sé,
tralasciando l’aspetto sanitario della cosa, per noi il fatto che la Premier
League vada avanti è una buona notizia perché, in caso di annullamento del
campionato, l’opzione più probabile sarebbe il congelamento della classifica
all’ultima giornata di campionato intera e quindi niente coppe europee per noi.
Continuando a giocare,
invece, potremmo provare a scalare qualche posizione in classifica e afferrare
un posto utile per l’Europa - magari quella che conta di più - un risultato che
avrebbe dell’incredibile.
Purtroppo sono
tutte supposizioni ed è difficile immaginare con quale stato d’animo i vari
allenatori e giocatori affronteranno questo finale di stagione, ancora
profondamente incerto: nella migliore delle ipotesi si ritroveranno a giocare
partite in stadi spettrali, nella peggiore - che resta tuttavia la più ragionevole
- a fermarsi per un lasso di tempo indeterminato.
Seguiranno
aggiornamenti...non dimenticate di STARE A CASA e, per combattere la noia,
guardatevi il film “89”. It’s up for
grabs now...
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