Rinnoverà?
Credo di sì o
forse dovrei semplicemente dire che spero lo faccia.
Un anno fa, di
questi tempi, il pareggio interno contro un Brighton già salvo aveva
matematicamente sancito la fine dei nostri sogni di giocare la Champions League
e qualche giorno dopo quel pareggio, l’Under-18 aveva preso cinque gol dal
Derby County in un pomeriggio che avrebbe potuto sfociare nel titolo di
campioni della Premier League U18 e che invece sarà da ricordare solo per un
giovanissimo esterno di sinistra, autore di una bella doppietta: Bukayo Saka.
Dodici mesi più tardi, eccoci qui tutti preoccupati di sapere se quello stesso ragazzino resterà all’Arsenal oppure vorrà cambiare squadra, uno che la scorsa stagione ha totalizzato 123 minuti di calcio professionistico ed una sola presenza da titolare, contro il Qarabag in Europa League.
Tale è il talento
di Bukayo Saka che in così poco tempo è passato da giovane promessa a elemento
imprescindibile del presente e futuro dell’Arsenal, conquistando la fiducia di
tutti e tre gli allenatori che si sono succeduti sulla nostra panchina.
Inizialmente schierato
da ala sinistra, il suo ruolo abituale, per necessità è finito a fare il
terzino e ha immediatamente dimostrato la naturalezza dei predestinati, tanto
da spingere tanti osservatori a chiedersi in quale posizione si esprima meglio.
In questa stagione
ha già sfornato nove assist e il dato più interessante è che sono equamente
suddivisi tra quelli offerti partendo da una posizione più avanzata (5) e
quelli confezionati giocando da terzino (4), a dimostrazione della sua
eccellente versatilità.
Il rischio, seppur
remoto, è che a forza di insistere sulla versatilità, Bukayo Saka non
acquisisca mai una vera identità, un po’ come successo a Alex
Oxlade-Chamberlain; a differenza del giocatore del Liverpool, tuttavia, il
giovanissimo inglese ha dalla sua la chiara preferenza per la fascia sinistra,
della quale può diventare il padrone assoluto.
A velocità ed
esplosività associa infatti grande potenza e una tecnica tale da permettergli,
una volta arrivato nei pressi dall’area di rigore avversaria, di alzare la testa
e piazzare il pallone esattamente dove deve - anziché spararla forte in mezzo
come è abituato a fare Sead Kolašinac.
Se il rischio è
minimo, un problema non di poco conto resta: nella formazione tipo di Mikel
Arteta, l’ala sinistra è usata come seconda punta, un ruolo che sembra cucito
su misura per Pierre-Emerick Aubameyang e che potrebbe calzare ad uno come
Gabriel Martinelli - molto di attaccante di quanto non lo sia Bukayo Saka; per
quanto riguarda invece il ruolo di terzino, l’Arsenal ha appena sborsato oltre
venti milioni per accaparrarsi Kieran Tierney, di quattro anni più giovane
rispetto al compagno ma comunque appena 22enne e quindi considerato una
soluzione per il medio e lungo termine.
Dove sistemare
Bukayo Saka, nella formazione tipo?
Personalmente, lo
vedo meglio da terzino che da ala, posizione dalla quale avrebbe la possibilità
di attaccare in seconda battuta e occupare di prepotenza gli spazi creatigli da
Pierre-Emerick Aubameyang o chi per lui, diventando molto più difficile da contenere
e contrastare.
Come dimostrano i
numeri, partire da più lontano non sembra impedirgli di avere un’incidenza
concreta in attacco e difensivamente è così ben strutturato da poter reggere
l’urto con gli esterni avversari, anche grazie alle gambe potenti e al
baricentro basso.
Temo che il nodo
che per il momento trattiene Bukayo Saka dal rinnovare il contratto sia proprio
questo: dopo aver assaggiato il calcio dei professionisti ed essersi fatto un
nome tra i talenti più fulgidi del panorama europeo, l’inglese di origini
nigeriane potrebbe vedere pochi sbocchi in squadra ed esigere rassicurazioni
dal Club e dall’allenatore.
Qualsiasi siano
queste rassicurazioni o garanzie, Mikel Arteta e Edu devono sbrigarsi a
srotolare il tappeto rosso e fare tutto il necessario affinché Bukayo Saka
apponga la firma su quel fatidico contratto.
Un talento come
il suo, pari se non superiore a quello di Gabriel Martinelli, non può andare
perso per nessun motivo.
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