1-4-7. Non giocateveli al casinò, non sono proprio numeri fortunati.Si tratta infatti delle date delle prossime tre partite, due in casa ed una in trasferta: domani, 1° luglio, inizia un trittico di gare decisive per conoscere il vero livello di questa squadra, fisico, mentale e tecnico.
30 giugno 2020
29 giugno 2020
Con un meteo così capriccioso è sempre così: un giorno stai bene, ti godi il sole, poi improvvisamente arriva la pioggia ed ecco che torna quel maledetto mal di schiena. Dannati reumatismi!
Ancora una volta, a qualche ora da una trasferta nel nord dell’Inghilterra, Mesut Özil si è fermato a causa del mal di schiena.
26 giugno 2020
Abbiamo vinto, in trasferta, senza incassare gol.
Un bel cerotto che fa bene al morale, pur non cambiando nulla al nostro processo di guarigione.
Come già visto in occasione della partita contro il Brighton, siamo partiti bene e abbiamo dato l’impressione di poter facilmente avere la meglio, salvo poi non trasformare le nitide occasioni da gol che siamo stati capaci di creare.
25 giugno 2020
Per fortuna o purtroppo si torna in campo.
Questa sera saremo di scena al St. Mary’s Stadium di Southampton, dove affronteremo un avversario che è riuscito a riprendere le operazioni nel modo migliore possibile. Per fortuna si torna in campo, così potremo parlare d’altro che del rinnovo di David Luiz, degli acquisti a titolo definitivo di Cédric Soares e Pablo Marí e della permanenza, temporanea, di Dani Ceballos; purtroppo di torna in campo, il che significa che dobbiamo verosimilmente prepararci ad un’altra serata di passione e sofferenza.
24 giugno 2020
La giornata di ieri è stata piena di notizie, molte delle quali non esattamente positive.
L’unica vera buona notizia, ovvero la prognosi benevola per Bernd Leno, è stata soverchiata dalla serie di cattive (o per lo meno discutibili) novità confermate dal Club circa Gabriel Martinelli, David Luiz, Cédric Soares, Pablo Marí e Dani Ceballos.
23 giugno 2020
22 giugno 2020
Ci sono sconfitte sacrosante, sconfitta immeritate, sconfitte ingiuste e poi ci sono sconfitte come quelle dell’AMEX Stadium, per la quale mi mancano gli aggettivi.
Troppi errori, troppe cose andate storte e pochissimi spunti positivi, tutti comunque insignificanti di fronte alla prestazione della squadra e dell’allenatore; dal primo all’ultimo, ad eccezione di Bernd Leno, hanno deluso per il modo in cui non hanno chiuso la partita all’inizio, con l’avversario in palese difficoltà, e per come non hanno saputo gestire il vantaggio, acquisito grazie al bellissimo gol di Nicolas Pépé.
20 giugno 2020
Dopo il pesante 0-3 subìto a casa del Manchester City, siamo pronti ad una nuova trasferta, sulla carta più abbordabile, all’AMEX Stadium di Brighton dove ci attendono Graham Potter e i suoi; ancora fermi dallo stop imposto dall’epidemia di Covid-19, i seagulls attendono con impazienza il gran debutto, mentre noi avremo - mi auguro - una gran voglia di rivalsa dopo la débacle di mercoledì sera.
L’AVVERSARIO
Come detto, il Brighton è fermo dal 7 marzo, quando hanno pareggiato per 0-0 contro il Wolves, in trasferta; attualmente quindicesimi con un vantaggio di appena due punti sulla zona retrocessione, Glenn Murray e compagni non hanno vinto una sola partita dall’inizio dell’anno solare ma hanno raccolto sei pareggi in nove partite, perdendo solo contro Chelsea, Everton e Bournemouth.
A livello tattico, il Brighton dovrebbe proporre il 4-3-3 tanto caro all’allenatore ex-Östersun e Swansea, con il portiere Mat Ryan, il difensore Lewis Dunk, il centrocampista Aaron Mooy e l’attaccante Neal Maupay a comporre la spina dorsale della squadra.
Già vincitori all’Emirates Stadium durante il girone di andata, prima sfortunata partita casalinga di Freddie Ljungberg da allenatore, i seagulls saranno un avversario ostico ma resta da vedere come reagiranno alla prima partita vera dopo oltre cento giorni di stop - un’incognita che noi abbiamo già affrontato mercoledì sera.
CASA ARSENAL
Tengono banco i casi che riguardano David Luiz e Mesut Özil, protagonisti loro malgrado della rassegna stampa post-Manchester City: il tedesco è ormai un oggetto misterioso, la ciliegina di una torta che non esiste nemmeno, mentre il brasiliano, squalificato in seguito all’espulsione, potrebbe aver giocato l’ultima partita con la maglia dell’Arsenal. Un altro che rischia di aver concluso il suo percorso all’Arsenal è Pablo Marí, infortunatosi seriamente ai legamenti della caviglia all’Etihad Stadium e indisponibile per il resto della stagione.
Attualmente in prestito dal Flamengo, non è ancora chiaro se il diritto di riscatto verrà esercitato oppure no dall’Arsenal, in tempi di ristrettezze economiche.
Mikel Arteta ha detto che staff e giocatori non vedono l’ora di tornare in campo per prendersi una rivincita dopo la sconfitta dell’altra sera, resta da capire però quale sarà la condizione fisica di quelli che hanno giocato i 101 minuti contro gli uomini di Pep Guardiola.
LA FORMAZIONE
Tra infortuni, squalifiche e
impegni ravvicinati, all’AMEX Stadium di Brighton potremmo vedere molti cambi
rispetto alla formazione titolare di mercoledì sera: fuori sicuramente Granit Xhaka,
David Luiz e Pablo Marí, oltre a Sokratis, Calum Chambers e Lucas Torreira.
Il problema principale di Mikel Arteta sarà quello di imbastire una linea difensiva almeno presentabile, con Rob Holding favorito su Kieran Tierney per un posto accanto a Shkodran Mustafi, mentre per il resto della formazione a fare la differenza saranno le gambe, più che le qualità individuali.
Possibile turno di riposo per Bukayo Saka, impalpabile contro il Manchester City, mentre Eddie Nketiah e Joe Willock dovrebbero conservare il posto da titolari a discapito di Alexandre Lacazette e Mesut Özil, rispettivamente.
Intoccabili Bernd Leno, Héctor Bellerín e Pierre-Emerick Aubameyang, come da copione.
Questi i possibili XI che scenderanno in campo all’AMEX Stadium questo pomeriggio: Leno, Bellerín, Mustafi, Holding, Tierney, Ceballos, Guendouzi, Willock, Nelson, Aubameyang, Nketiah.
A disposizione: Martínez, Ballard, Kolašinac, Maitland-Niles, Özil, Saka, Pépé, Martinelli, Lacazette.
19 giugno 2020
18 giugno 2020
Un inizio promettente e poi, inevitabile, la zappata sui piedi che manda all’aria tutti i piani e significa sconfitta, recriminazioni e morale sotto i tacchi.
Riguardata al partita a mente fredda, lo scoramento resta ma emergono anche alcuni spunti di discussione interessanti, alcuni aspetti positivi sui quali costruire; prima di parlare di ciò che ha funzionato (o avrebbe potuto funzionare) togliamoci il fastidio e parliamo di ciò che non ha funzionato: David Luiz.
17 giugno 2020
Massima solidarietà ad un ottimo portiere costretto a dover fronteggiare non solo gli avversari, ma anche i compagni stessi...
Héctor BELLERÍN - 6
La buona notizia è la sua condizione fisica nettamente migliorata rispetto a prima del lockdown
Shkodran MUSTAFI - 6
Lo avreste mai detto che il tedesco sarebbe stato il difensore più affidabile della rosa? Io no. Il calcio è davvero strano
Non mi sembra vero di scrivere di nuovo l’anteprima di una partita di Premier League, 103 giorni dopo.
L’ultima volta è stato il 6 marzo, quando scrivendo dell’imminente partita interna contro il West Ham, mi preoccupavo del fatto che Lucas Torreira avrebbe saltato il finale di stagione a causa della frattura alla caviglia sofferta contro il Portsmouth in FA Cup e dei problemi tattici che la squadra di David Moyes avrebbe potuto causarci.
Oggi, a distanza di oltre tre mesi, l’avversario di chiama Manchester City ma tutto il resto è un vero salto nel buio: la Premier League riprende ma nessuno sa in che condizioni siano le squadre.
16 giugno 2020
Si è fatta la storia, ieri: Mikel Arteta che è diventato il primo allenatore dell’Arsenal ad effettuare una conferenza stampa via Zoom.
Il tecnico basco è apparso in video con sullo sfondo il solito muro bianco con i vari sponsor ufficiali dell’Arsenal, tuttavia l’effetto telone verde di Zoom non è riuscito particolarmente bene: sembrava che qualcuno avesse malamente sovrapposto il volto di Mikel Arteta in un secondo momento, a conferma che sono tempi tecnologicamente difficili per tutti - dall’impiegato comune all’allenatore di uno dei più ricchi Club al mondo.
Bando alle ciance,
c’è molto di cui parlare al di là delle difficoltà tecniche di Mikel capelli di lego Arteta: domani infatti
riparte la Premier League e ci attende il Manchester City di Pep quali capelli? Guardiola, il mentore del
nostro attuale allenatore.
15 giugno 2020
12 giugno 2020
Arsenal 2-3 Brentford
Le due amichevoli di preparazione alla ripresa della Premier League, prevista tra appena cinque giorni, hanno dato indicazioni contrastanti circa lo stato della squadra in vista della trasferta dell’Etihad Stadium contro il Manchester City.
Al di là della sconfitta rimediata per mano degli uomini di Thomas Frank, costellata di errori individuali davvero grossolani, le due partite hanno fornito un paio d’indicazioni tattiche molto interessanti, delle quali vorrei approfondire alcuni aspetti:
10 giugno 2020
09 giugno 2020
08 giugno 2020
È di oggi la notizia, riportata dal Guardian, che ben 13 Club di Premier League - tra cui l’Arsenal - stanno utilizzando la piattaforma Transfer Room per cercare di tagliar fuori agenti e procuratori dalle trattative di mercato.
L’era dei super-procuratori sembra avere i giorni contati.
05 giugno 2020
04 giugno 2020
Wiltooooooooooooooord! Arsenal have scored yet again, in the Premiership, and it might well be the most important one of the lot!
Bei tempi, quando l’attaccante francese, approfittando di una respinta corta di Barthez sulla conclusione di Freddie Ljungberg, ribadiva in rete il pallone decisivo nella corsa al titolo.
Era mercoledì 8 maggio 2002, una vita fa ma una goduria ancora intatta nel guardare i giocatori festeggiare il titolo sul prato di Old Trafford, casa dell’acerrimo nemico.03 giugno 2020
02 giugno 2020
Questa la cifra totale che abbiamo sborsato l’estate scorsa per acquistare David Luiz, che ora sembra in procinto di svincolarsi dopo una sola stagione - tutt’altro che esaltante.
Se il “nuovo” Arsenal di Raul Sanllehí doveva rompere con il passato e i relativi errori di valutazione, qualcosa è andato storto: dopo i fallimenti nella gestione dei contratti di Alexis Sánchez, Mesut Özil, Danny Welbeck e Aaron Ramsey, eccoci di nuovo al punto di partenza - con la differenza che ora la situazione economica del Club è ancora più disastrosa e quei ventiquattro milioni peseranno ancora di più.