Goodison
Park, dove tutto è iniziato. Una stagione fa, Mikel Arteta era in tribuna ad
osservare la sua nuova squadra. “I giocatori sappiano che li osserverò
attentamente in ogni dettaglio”, tuonava allora il neo-allenatore.
Sembra una vita fa, quando gli ormai famosi
non-negotiables dello spagnolo sono
entrati nelle nostre vita e un vento di speranza ci aveva pervasi.
Questa sera, Goodison Park potrebbe essere
il teatro di un nuovo inizio - quello di cui abbiamo un disperato bisogno.
L’AVVERSARIO
La sorprendente vittoria a casa del
Leicester ha proiettato i Toffees al
quinto posto e confermato quanto di buono messo in mostra dagli uomini di
Ancelotti contro il Chelsea: i padroni di casa sono solidi, anzi solidissimi.
Complici gli infortuni di Coleman e Digne,
l’ex allenatore di Napoli, Chelsea, Bayern, Milan e Parma ha utilizzato due
centrali difensivi sugli esterni, con l’ovvia conseguenza di vedere ridotti
drasticamente sovrapposizioni e cross, in favore di una maggiore compattezza in
fase di non possesso palla.
Ne sono scaturiti due clean-sheet consecutivi, che hanno interrotto un filotto di dieci
partite senza mantenere la porta inviolata.
Il calcio dell’Everton non sarà
particolarmente brillante, in questo periodo, ma le due vittorie consecutive
contro due avversari di rango sono lì a testimoniare della bontà
dell’intuizione dell’allenatore italiano.
Tra la velocità di Richarlison, i calci
piazzati di Sigurdsson, le incursioni di Bernard e Iwobi e la fisicità di
Calvert-Lewin, l’Everton possiede tutta una panoplia di armi in grado di far
male ad un Arsenal ancora in crisi di fiducia.
CASA ARSENAL
Un pareggio in dieci contro undici non è
mai un brutto risultato, il fatto che però sia arrivato tra le mura
dell’Emirates Stadium lascia un gusto amaro in bocca.
Abbiamo bisogno di una vittoria, in
qualsiasi modo essa possa arrivare, per scrollarci di dosso il terrore che ci
attanaglia; avremmo anche bisogno di un colpo di fortuna, un episodio a favore
che venga a darci una grossa mano, ma è anche vero che dobbiamo fare di più per
meritarcela, quella fortuna.
Come Mikel Arteta, spero davvero che il
pareggio di mercoledí e il gol di Pierre-Emerick Aubameyang possano segnalare
una svolta positiva per tutta la squadra e che, stasera, si possa finalmente
parlare di un Arsenal in risalita.
Non sarà semplice, contro un avversario in
splendida forma, ma sono più fiducioso oggi di quanto non lo fossi prima della
partita contro il Southampton; non so se si tratta dell’ennesima illusione ma
c’è qualcosa di diverso nell’aria, un sentore di riscatto.
LA FORMAZIONE
Squalificati Granit Xhaka e Gabriel, Mikel
Arteta dovrebbe confermare il 3-4-3 e consegnare a David Luiz le chiavi della
difesa: il brasiliano, entrato a dar man forte alla retroguardia contro il
Southampton, sarà incaricato di calmare i compagni di squadra meno esperti e
rilanciare l’azione offensiva, con i suoi lanci millimetrici.
Il rientrante Héctor Bellerín, che ha
scontato un turno di squalifica mercoledí scorso, potrebbe rimpiazzare Ainsley
Maitland-Niles, mentre in attacco Alexandre Lacazette sembra favorito su Eddie
Nketiah. Poco auspicabile ma perfettamente plausibile anche la sostituzione di
Nicolas Pépé con Willian, con il brasiliano tenuto a riposo contro i Saints: l’ivoriano merita un’altra
chance ma non sono certo che Mikel Arteta voglia concedergliela.
Questi i possibili XI in campo stasera
contro il Southampton: Leno, Holding,
David Luiz, Tierney, Bellerín, Ceballos, Elneny, Saka, Willian, Aubameyang,
Lacazette.
A disposizione: Rúnarsson, Mustafi, Maitland-Niles,
Willock, Pépé, Nelson, Nketiah.
@ClockEndItalia
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