Atene,
il crocevia.
La sconfitta contro il Manchester City ha confermato, se
mai ce ne fosse bisogno, che la strada più semplice per tornare in Champions
League passa dall’Europa League.
L’AVVERSARIO
Il pareggio della gara di andata, dominata dall’Arsenal,
non lascia il Benfica in una posizione particolarmente favorevole ma resta un
risultato positivo per i lusitani, ai quali sarà sufficiente un gol per passare
il turno. Visto l’andamento della partita e le occasioni sprecate dagli
avversari, essere ancora in corsa per la qualificazione è tutto grasso che cola
per Juan Jésus e i suoi.
Difficile prevedere se lo schieramento sarà ancora il
5-4-1 dell’andata, più probabile che il tecnico torni al 4-4-2 con l’innesto
dal primo minuto di Éverton e Seferovic, in panchina all’Olimpico.
Lo sfortunato 0-0 esterno contro il Farense non lascia i
lusitani particolarmente ottimisti, tuttavia la squadra che scenderà in campo
ad Atene avrà ben altre motivazioni e ambizioni: Juan Jésus ha risparmiato
elementi chiave quali Grimaldo, Pizzi e Waldschmidt, che saranno freschi per la
partita di domani.
CASA ARSENAL
La conferenza stampa pre-partita di Mikel Arteta ha
portato una notiziona: Thomas Partey potrebbe essere impiegato - dall’inizio o
a partita in corso - contro il Benfica.
Il ghanese, assente all’andata e in campionato contro il
Manchester City, potrebbe aver recuperato più in fretta del previsto e scalpita
per tornare in campo. È saggio mandarlo in campo dal primo minuto? Questo lo
sanno solo Mikel Arteta e il suo staff.
La partita di stasera è già una finale per un Arsenal che
non trova continuità in campionato e resta lontano dai piazzamenti più
prestigiosi, ed è quindi costretto a scommettere tutto sull’Europa League: ecco
perché stasera, ad Atene, ci giochiamo la stagione.
Il manager spagnolo ha riassunto alla perfezione il modo
in cui sarà necessario affrontare questa partita:
“La pressione derivante dal fatto di dover vincere per
forza è qualcosa che bisogna essere pronti ad affrontare, quando si rappresenta
questo Club. Se non si è pronti, vuol dire che non si può far parte del Club”.
LA FORMAZIONE
Rispetto alla formazione titolare vista contro il
Manchester City, i cambi più probabili sono quelli tra Gabriel e Pablo Marí,
quello tra David Luiz e Holding, quello tra Dani Ceballos e Mohamed Elneny e
quello tra Emile Smith Rowe e Nicolas Pépé, con i quattro titolari abituali di
ritorno dopo il turno di riposo in campionato.
Meno verosimile un rientro tra i titolari di Alexandre
Lacazette, con Pierre-Emerick Aubameyang che dovrebbe continuare ad occupare la
posizione di centravanti, anche perché il Benfica dovrebbe lasciare tanti spazi
in profondità, come in occasione della partita di andata.
Come anticipato, la grande sorpresa del giorno, tuttavia, potrebbe essere
il ritorno di Thomas Partey: il ghanese, secondo Mikel Arteta, è “molto vicino
al rientro” ma dovrà ancora effettuare alcuni test prima di avere il via libera
da parte dello staff medico.
Vale la pena rischiarlo dall’inizio? La storia recente
suggerisce di no, l’importanza della partita invece si. Scelta difficile per il
tecnico spagnolo. Indisponibile invece Rob Holding, vittima di una commozione
cerebrale contro il Manchester City e quindi sotto osservazione.
Questi i possibili XI in campo ad Atene contro il
Benfica: Leno, Bellerín, David Luiz,
Gabriel, Tierney, Xhaka, Ceballos, Saka, Ødegaard, Smith Rowe, Aubameyang.
A disposizione: Ryan, Hein, Pablo Marí, Chambers, Cédric,
Thomas, Elneny, Willian, Pépé, Martinelli, Lacazette, Nketiah.
@ClockEndItalia
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