All’andata,
all’Emirates Stadium, abbiamo perso quasi senza concedere un singolo tiro in
porta.
In quella che probabilmente è stata la peggior partita
della stagione, sembrava che l’Arsenal avesse toccato il fondo e che il
progetto di Mikel Arteta fosse destinato a naufragare.
Quello che scenderà in campo oggi a Turf Moor è un
Arsenal completamente trasformato e in piena rinascita - la speranza ovviamente
è continuare la nostra rincorsa all’Europa.
L’AVVERSARIO
Attualmente quindicesimi in classifica, gli uomini di
Dyche hanno pareggiato contro il Leicester dopo aver preso quattro sberle dal
Tottenham e non riescono a staccarsi definitivamente dalla zona retrocessione,
che dista sei punti.
Era da novembre che i Clarets
non incassavano così tanti gol in una volta sola (0-5 dal Manchester City) e
una scoppola del genere avrà sicuramente minato la sicurezza della squadra. Ciò
potrebbe avere come effetto secondario una prudenza ancora maggiore
nell’atteggiamento, con il risultato di rimpicciolire ancora di più gli spazi
tra le linee.
Dopo quattro pareggi consecutivi tra le mura amiche, il
Burnley è davanti ad un bivio: una vittoria scaccerebbe le preoccupazioni,
mentre una sconfitta farebbe salire parecchio la tensione tra le fila dei Clarets
Se l’infermeria si svuota grazie ai recuperi di Wood,
Gudmundsson, Brady e Cork (che resta comunque in dubbio) l’impegno
infrasettimanale potrebbe pesare contro un avversario più fresco.
CASA ARSENAL
La bella vittoria contro il Leicester ha restituito
entusiasmo anche per il campionato, dopo la sofferta qualificazione in Europa
League contro il Benfica. La classifica, dopo la vittoria del Chelsea ad
Anfield, ci vede a otto punti dall’Europa League e dieci dalla Champions
League, con una partita in meno rispetto al Chelsea attualmente quarto.
Restano ancora tantissimi, con undici turni da giocare,
ma il campionato non è da buttare come sembrava qualche settimana fa, dopo la
sconfitta contro il Manchester City.
Mikel Arteta ha avuto una settimana intera per preparare
la partita, non avendo per una volta impegni infrasettimanali, e dispone di
giocatori freschi come Bukayo Saka, Pierre-Emerick Aubameyang, Dani Ceballos e
Martin Ødegaard, tutti in panchina al King Power Stadium.
Non sarà semplice ma è possibile, a patto di crederci e
di volerlo profondamente: attenzione, come sempre, ai calci piazzati - l’arma
principale dei nostri avversari.
LA FORMAZIONE
Emile Smith Rowe è il solo indisponibile per la partita
di oggi e la buona notizia è che l’infortunio è meno serio di quanto sembrasse
all’inizio.
Mikel Arteta potrà quindi scegliere tra tutti i suoi
giocatori tranne uno, un lusso che fino a qui non aveva quasi mai avuto. Le
ottime prestazioni di Cédric, Willian, Alexandre Lacazette, Pablo Marí e
Nicolas Pépé contro il Leicester daranno da pensare al tecnico, anche se non
vedo come Bukayo Saka e Pierre-Emerick Aubameyang possano restare fuori
dall’undici titolare per la seconda volta di fila.
Scontato il rientro di Martin Ødegaard tra le linee, con
il ballottaggio Pépé-Willian per la fascia sinistra: credo giocherà il
brasiliano, con Nicolas Pépé a disposizione per un eventuale assalto finale.
Sarà molto interessante capire se Cédric, ancora una
volta molto efficace, manterrà il proprio posto a discapito di Héctor Bellerín,
ultimamente poco brillante e se i centimetri di Pablo Marí gli permetteranno di
essere confermato in difesa, con Gabriel in panchina.
Quasi certo l’impiego dal primo minuto di Thomas Partey,
che ormai è pienamente recuperato.
Questi i possibili XI in campo a Turf Moor, contro il
Burnley: Leno, Cédric, David Luiz, Pablo
Marí, Tierney, Thomas, Xhaka, Saka, Ødegaard, Willian, Aubameyang.
A disposizione: Ryan, Gabriel, Holding, Bellerín,
Ceballos, Elneny, Pépé, Lacazette, Martinelli.
@ClockEndItalia
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